UN GIRO A PISTOIA

Pistoia è una città di origine romana, cinta a nord dalle montagne e incastonata nel verde dei suoi vivai; rimane defilata rispetto a rinomate città turistiche toscane come Firenze, Siena o Pisa, ma, in realtà, nasconde dei piccoli gioielli da visitare ed un fascino discreto.
Si trova esattamente a metà strada tra Firenze e Lucca, da cui dista solo 40 km e può essere raggiunta comodamente sia in auto che in treno. La stazione non è particolarmente distante dal centro storico che si raggiunge facilmente a piedi.

Duomo e Campanile
Foto di Arianna
La nostra visita è iniziata da piazza Duomo, cuore monumentale di Pistoia: dopo un’abbondante colazione, entriamo nel Duomo di San Zeno. La cattedrale risale al X secolo ed è intitolato al vescovo del 300 d.C. la cui statua è posizionata sul tetto della chiesa, accanto a quella del Santo patrono della città, San Jacopo. Le due figure dei santi sono storicamente legate perché pare che fu proprio il vescovo Zeno a ottenere un’importante reliquia di San Jacopo, a cui la città era devota, proveniente da Santiago de Compostela. Sul lato sinistro del Duomo svetta il campanile, alto 67 metri, costruito su un’antica torre di guardia longobarda e più volte rimaneggiato nei secoli. È possibile salire fino in cima al campanile, accompagnati da una guida: sicuramente la vista della città dall'alto sarà splendida ma non ce la siamo sentita di affrontare i 200 scalini!

TIP: il biglietto d'ingresso può essere acquistato presso l’ufficio turistico che si trova a pochi metri dal Duomo.

A poca distanza si trova il Palazzo dei Vescovi, un edificio in mattoni di XI secolo, caratterizzato da un loggiato con archi a sesto acuto e bifore. Oggi all’interno del palazzo è possibile visitare il Museo Tattile – La Città da Toccare, il Museo della Cattedrale di San Zeno e il percorso archeologico attrezzato (gli orari d'ingresso e i prezzi li trovate qui).
 
Battistero
Foto di Arianna
Di fronte alla Cattedrale, l’antico Battistero di San Giovanni in Corte è un elegante esempio di architettura gotica risalente, nella sua forma attuale, al XIV secolo. Il Battistero ha pianta ottagonale ed una facciata in marmo bicromo, tipicamente toscana, di tradizione romanica. All'interno del Battistero vi suggerisco di soffermarvi sullo splendido fonte battesimale realizzato da Lanfranco di Como e posizionato al centro dell’ottagono.

Ancora affacciato sulla piazza si trova il Palazzo del Comune, dove viene amministrato il potere politico della città fin dal 1294. Al centro della facciata campeggia lo stemma dei Medici con la tiara e le chiavi, in onore di Papa Leone X, illustre esponente di questa grande famiglia. Secondo la leggenda, sulla facciata si trova anche la testa di marmo nero con una mazza in ferro, simbolo del traditore della città, Filippo Tedici. In realtà, la testa simboleggia quasi sicuramente il ritratto di Re Musetto II di Maiorca, ucciso dal capitano pistoiese Grandonio dei Ghisilieri proprio con la mazza sovrastante la testa. Il cortile interno ospita la scultura intitolata Il Miracolo, di Marino Marini, grande scultore contemporaneo locale. Qui ha sede il Museo Civico, disposto su tre piani, con opere dal ‘200 al ‘900 (info e orari qui).

Piazza della Sala
Foto di Arianna
Beh, arrivati a questo punto è decisamente ora di mettere qualcosa nello stomaco, quindi andiamo nella vicinissima Piazza della Sala, alle spalle del Battistero, che ospita il mercato cittadino ed una serie di botteghe “storiche”, enoteche, bar e ristoranti perfetti per una pausa.  Non dimenticate di dare un'occhiata al pozzo con il Leoncino, al centro della piazza:  in questa fontana i venditori tiravano l’acqua con la carrucola legata all’architrave, mentre nei secoli successivi è stata usata come “discarica” dei macellai della piazza. 

Con la pancia piena possiamo riprendere il nostro giro alla scoperta della "cappella sistina" pistoiese; si trova all'interno della chiesa di San Leone, uno dei più importanti gioielli del barocco toscano. Le origini dell'edificio risalgono al 1379, quando fu sede dell'oratorio della congregazione dei sacerdoti secolari dello Spirito Santo di Pistoia. Con l'aumento del prestigio della congregazione, nel Settecento venne ingrandita la chiesa e nuovamente decorata, per renderla ancor più ricca e vicina al gusto del tempo. 

Chiesa di San Leone
Foto di Arianna
Prossima tappa è il Museo dello Spedale del Ceppo, che ha sede nella parte storico-monumentale dell’ex complesso ospedaliero. Fondato secondo la tradizione nel 1277, ha svolto funzioni sanitarie per ben oltre sette secoli di storia, fino al completamento del nuovo ospedale San Jacopo, a sud della città, nel 2013. Il loggiato esterno presenta un eccezionale fregio in terracotta invetriata policroma, opera della bottega di della Robbia, che vi lascerà senz'altro a bocca aperta: non per niente è una delle opere più note ed emblematiche di Pistoia. Il percorso museale illustra le vicende storiche, architettoniche e artistiche della struttura, riservando una specifica sezione di approfondimento al fregio robbiano (tutte le info qui).

La nostra visita della città prosegue alla pieve di Sant'Andrea, una delle chiese più importanti e conosciute della città. Fondata in età antica, forse intorno al VII secolo, ha subito diversi restauri, in particolare uno nel XII secolo, che ne hanno modificato notevolmente l'aspetto. La facciata, maestosa, presenta una meravigliosa tessitura policroma. L’interno della chiesa è articolato in tre navate e presenta un abside semicircolare. La chiesa contiene grandi opere, fra le quali il pulpito di Giovanni Pisano, scolpito nel XIII secolo, sul quale sono rappresentati episodi della vita di Cristo, quali l' Annunciazione, la Natività, il Bagno di Gesù, l'Annuncio ai pastori, il Sogno, l'Adorazione dei Magi, la Strage degli Innocenti, la Crocifissione e il Giudizio Universale. Sono presenti anche altre opere di Giovanni Pisano, come il Crocifisso ligneo o Crocifisso di Ripalta, la statua di Sant’ Andrea e la fonte battesimale, raffigurante San Giovanni che battezza il Salvatore.


Direi che siamo decisamente soddisfatti di questa giornata e ancor di più per aver scoperto una bella città, defilata dai soliti giri turistici ma sicuramente un po' più conosciuta da quando, nel 2017, è diventata Capitale della Cultura. 

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