VALENCIA: TUTTO QUELLO CHE DEVI FARE IN 3 GIORNI

Valencia è la terza città della Spagna e non ha nulla da invidiare alle più rinomate Madrid e Barcellona; è un perfetto mix tra architettura moderna e vestigia di un passato che affonda le radici nel Medioevo.

Sono tante le attrazioni e i monumenti da visitare, per cui ti consiglio di dedicare a questa splendida città almeno tre giorni di visita.

E ora, diamoci dentro a camminare!

CONSIGLI PRATICI

Per girare comodamente potendo usare illimitatamente i mezzi di trasporto e usufruendo di tante scontistiche nei musei, ti consiglio di attivare la Valencia Tourist Card; esiste da 24, 48 e 72 h e comprende anche il tragitto dall’aeroporto al centro cittadino. Proprio al Terminal Arrivi troverai un Info Point Turistico dove poterla acquistare.

DAY 1

La Città dell’Arte e della Scienza è, probabilmente, l’attrazione principale e il simbolo di Valencia.

La Città dell'Arte e della Scienza
foto di Martina 

L’immenso complesso è stato realizzato dall’archistar Santiago Calatrava, nato proprio a Valencia, e dal messicano Felix Candela, e rappresenta uno dei più grandi progetti culturali europei, vetrina dell’architettura contemporanea mondiale.

Sono sei gli “strani” edifici costruiti nell’antico letto del fiume Turia, lungo quasi 2 km, le cui sagome si riflettono nelle acque degli ampi specchi d’acqua:

1) Palau de les arts Reina Sofia, un colossale edificio dedicato alle arti sceniche che raggiunge i 75 metri d’altezza, concepito come una serie di volumi ad incastro protetti da un involucro a forma di conchiglia.

2) Umbracle, una struttura architettonica lunga 320 metri, situata di fronte al Museo delle Scienze; è una sorta di scultura contemporanea all’aperto nella quale bianchi archi parabolici svettano al di sopra di un giardino a palmeto: una bella passeggiata all’ombra!

Durante il weekend, la sera si trasforma nella pista di un famoso locale, il Mya.

3) Hemisferic, l’edificio futuristico a forma di occhio è stato il primo ad essere completato nel 1998; si trova al centro di un grande bacino artificiale di 24.000 mq e ospita un planetario e un cinema.

4) Museo della Scienza, il più grande museo interattivo d’Europa che permette di esplorare in maniera divertente il mondo della scienza.

5) Agorà, collocata anche questa su di uno specchio d’acqua artificiale, evoca una conchiglia di 80 metri d’altezza. È una piazza coperta che ospita un centro culturale molto attivo, il CaixaForum.

6) Oceanografic, il più grande parco oceanografico europeo, è formato da diversi edifici, spazi sotterranei collegati tra di loro, giardini e passerelle. Qui si può scoprire la fauna marina delle principali zone climatiche del pianeta. Il tunnel trasparente che consente di osservare le razze e gli squali è un must assolutamente da non perdere!

Il tunnel dell'Oceanografic
foto di Martina

Come avrai capito, il complesso della Città della Scienza è veramente enorme, ecco perché, se lo vuoi vedere con calma, devi dedicargli una giornata intera! Ti consiglio il biglietto combinato per entrare in più attrazioni al costo di circa 40€.

Se ti è rimasta ancora un po’ di voglia di camminare, il Parc Gulliver è quello che fa per te! All’interno dei più estesi Giardini del Turia, il fiume che prima scorreva in città, questa oasi di verde, tra pini ed oleandri, nasconde una scultura molto particolare: un monumentale Gulliver, lungo 70 metri, ispirato al personaggio di Jonathan Swift. Rampe, scivoli e scale permettono ai “lillipuziani” (cioè noi!), di passeggiare sul corpo del gigante.

DAY 2

La scoperta del centro di Valencia inizia dalla Estacion del Norte, emblematico monumento dell’architettura modernista, realizzato tra il 1909 e il 1917. Non perderti la visita dell’interno con i pannelli a mosaico dorato e la scritta “buen viaje” in diverse lingue.

Accanto alla stazione, la Plaza de Toros costruita nel 1856 si ispira all’anfiteatro di Nimes ed è una delle più importanti di Spagna. A poca distanza, il Mercado de Colon è una struttura costituita da due facciate in mattoni, collegate da una struttura portante in metallo e vetro; realizzato tra il 1914 e il 1916, oggi è il luogo perfetto per poter assaggiare tutta l’offerta culinaria della città, tra ristoranti tradizionali, bar e locali alla moda.

Una delle sale interne dell'Ayuntamento
foto di Martina

Plaza del Ayuntamiento è il cuore della città moderna: di forma triangolare, venne progettata nel XIX secolo ed è il luogo di ritrovo dei valenciani nelle grandi occasioni; è dominata dal municipio, eretto nel 1915. È possibile visitare gratuitamente le sue bellissime sale affrescate: controlla gli orari di apertura!

Il vicino Barrio de Russafa è il quartiere alla moda per eccellenza, con boutique alternative, bar, negozi vintage, ristoranti e atelier di artisti. Il quartiere nacque da un palazzo con un grazioso giardino (russafa in arabo) del IX secolo; oggi gli edifici hanno facciate dai colori pastello e balconi in ferro battuto.

Se capiti da queste parti, Dona Petrona, proprio di fronte al Mercato Roussafa, è il locale perfetto per assaggiare tapas e bere un buon cocktail.

Altro barrio colorato e molto caratteristico è quello di El Carme, abitato nel Medioevo dagli artigiani delle corporazioni, per poi accogliere numerosi conventi. Dagli anni Ottanta venne ripopolato dai giovani valenciani divenendo un punto di riferimento per l’arte, soprattutto per la street art. Il cuore è Plaza del Carmen, piazzetta tranquilla abbellita da un giardino su cui veglia la chiesa di Santa Cruz. Da qui si dipartono una serie di vicoli tortuosi uno più caratteristico dell’altro!

Lonja de la Seda
foto di Martina

DAY 3

Si inizia la giornata con la visita alla Lonja de la Seda, il Mercato della Seta, centro delle attività commerciali e culturali agli inizi del XVI secolo, età aurea di Valencia. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1996, è uno degli esempi più belli e meglio conservati di architettura tardo gotica in Europa, imponente per le dimensioni e, al contempo, seducente per l’eleganza dei suoi ornamenti. Pensa che la sua visita è gratuita! 

Proprio di fronte, si trova un’altra delle tappe imperdibili della città: il coloratissimo Mercato Centrale, una struttura di acciaio con vetrate colorate e ceramiche dipinte a mano sulla facciata è ben 959 banchi alimentari! In questo alternarsi coinvolgente di odori, colori e sapori, ti verrà voglia di assaggiare tutte le specialità culinarie, a partire dai tantissimi tipi di jamon in bella mostra.

Il Mercato Centrale
Foto di Martina

TIP

Forse non sai che la paella, piatto diffuso in tutta la Spagna, nasce proprio a Valencia. La ricetta originale è a base di pollo e coniglio, ma non ti sarà difficile trovare anche quella di marisco, con crostacei e frutti di mare. Si mangia un po’ ovunque, ma i due indirizzi dove vale davvero la pena ordinarla sono al chiosco fuori al Mercato Centrale e da La Pepica, nel quartiere Marittimo, famoso per aver avuto Hemingway tra i suoi clienti.

La paella valenciana
foto di Martina

Prima di dirigerti verso la Cattedrale, una piccola deviazione ti porterà a scoprire una deliziosa piazzetta rotonda, Plaza Redonda, soprannominata anche El Clot, il buco. Circondata da botteghe di merletti e da locali dove bere una sangria o l’agua de Valencia - drink tipico della città - per terra troverai una citazione dello scrittore Vicente Blasco Ibanez, dal romanzo Riso e tartana, che menziona proprio la piazza. 

La porta in alabastro del palazzo del marchese de Dos Aguas
foto di Martina

Camminando per il centro storico, vedrai tanti bei palazzi dalle facciate antiche, ma uno in particolare colpirà la tua attenzione: è il settecentesco Palacio del Marques de Dos Aguas. Il marchese nel 1740 intraprese la ristrutturazione di questo edificio del XV secolo, rendendolo l’emblema del barocco cittadino. La porta in alabastro è il vero fiore all’occhiello, scolpita con motivi vegetali e antropomorfi che rappresentano i fiumi Turia e Jucar e, al di sopra, la Madonna del Rosario; oggi il palazzo ospita il museo della ceramica.

La Cattedrale
foto di Martina

Plaza de la Reina è la bella scenografia piazza che dà accesso alla Cattedrale, sorta a partire dal 1262 dove, un tempo, si stagliava la Grande Moschea. La facciata principale è un capolavoro del barocco, sebbene le linee originali ancora visibili risalgano al XIV e XV secolo. L’interno ti colpirà per la quantità di luce che entra dalle vetrate in alabastro del tiburio; il retablo dell’alta ed maggiore, imponente, rappresenta la vita di Cristo e della Madonna, dipinto agli inizi del XVI secolo. Subito sulla navata di destra, si trova la Cappella del Santo Graal: dietro l’altare, alcune tra le prime opere del rinascimento spagnolo incorniciano la coppa di agata che, secondo la leggenda, sarebbe il calice che Gesù usò durante l’Ultima Cena. Non ti sarà sfuggita la torre gotica ottagonale accanto alla facciata, El Miguelete; deve il suo nome alla grande campana, battezzata il giorno di San Michele. Salire i 270 scalini, ti farà avere una splendida vista sui tetti di Valencia e sulle sue numerose cupole, decorate da belle tegole verniciate e smaltate (2€).

TIP: se vuoi risparmiare i soldi del biglietto di ingresso alla Cattedrale, aspetta le 18.30: da questo orario, l’ingresso è gratuito!

La Cappella del Santo Graal
foto di Martina

Girando intorno alla Cattedrale, vedrai la Porta degli Apostoli, decorata con sculture gotiche. Una galleria chiusa che attraversa la strada, collega direttamente l’edificio alla basilica di Nuestra Señora de los Desamparados. L’altra porta di accesso alla Cattedrale - erano ben tre! - si trova in calle Palau e risale all’epoca romana. Ti troverai ora in un’altra deliziosa piazza, Plaza de la Virgen, situata dove un tempo sorgeva il foro cittadino; ancora oggi è il cuore nevralgico di Valencia, circondata da bei palazzi e con al centro una pregevole fontana.

TIP

È d’obbligo fare una piccola sosta alla Chocolateria Valor dove si mangia la miglior granita di cioccolata (o cioccolata calda, a seconda della stagione) con churros di tutta la città! Se sei particolarmente assetato, prova la horchata de chufo ma non farti ingannare dal nome: non è la nostra orzata, ma il succo di un tubero di fiume.

Se hai qualche altro giorno a tua disposizione, potrai non solo andare al mare nelle belle spiagge cittadine, ma anche visitare il vicino Parco Naturale dell’Albufera. Ti racconterò tutto in un articolo ad hoc!

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