ORTE SOTTERRANEA, LA CITTÀ SOTTO LA CITTÀ

A 45 minuti di treno da Roma, c’è un piccolo borgo tra i meno conosciuti della Tuscia viterbese, o meglio, conosciuto più per l’uscita dell’autostrada e per lo snodo ferroviario.

È Orte, cittadina dall’inconfondibile forma “a prosciutto”, adagiata su di un colle circondato da una rigogliosa e verde campagna.

#UNPÓDISTORIA

Venne fondata dagli Etruschi nel VI sec. a.C. e conquistata dai Romani agli inizi del I secolo a.C. Si susseguirono Bizantini, Longobardi ed Arabi nella sua conquista fino ad arrivare all’XI secolo, il periodo più florido per Orte, che accrebbe la sua superficie con borghi suburbani. Nel XV secolo, un nuovo impulso viene dato dall’industria della lana.

Sotto il borgo di Orte si estende una città di pari dimensioni, una città sotterranea, fatta da un ampio complesso di siti e cunicoli. L’accesso è nella piazza principale e la visita è a cura dell’Associazione Culturale Veramente Orte (prenotabile all’Infopoint).

L'ingresso a Orte Sotterranea è nella piazza principale
foto di Martina

Sei pronto a scendere insieme a me?

Il cunicolo principale risale al VI secolo a.C. e venne realizzato per recuperare l’acqua piovana dal banco tufaceo che circonda il borgo, trasferendola così alle fontane urbane; il condotto rimase in uso fino all’Ottocento. Lungo di esso si susseguono una serie di pozzi di luce ed ampie cisterne di epoche diverse. 

Cunicoli di Orte Sotterranea
foto di Martina

La Fontana Ipogea è la prima cosa che si incontra: risale all’epoca augustea e ha subito diversi interventi di restauro. Da una diramazione si accede alla Cisterna Frattini, dall’ampia volta e dal pavimento in cotto. Da un’altra apertura laterale si arriva al Pozzo di cocciopesto, struttura di impianto etrusco-romano; si passa, poi, all’Ipogeo del Vascellaro dove è conservata una vasca per la pigiatura dell’uva, il palmento.

Proseguendo nel percorso dal versante occidentale della rupe, si accede ad una serie di stanze al di sotto del vecchio ospedale. Molto particolare è la Neviera scavata nel tufo, uno dei pochissimi esempi giunti fino a noi. La neve veniva trasportata dai vicini Monti Cimini e qui conservata perché usata proprio all’interno dell’ospedale.

Ultima tappa della visita è la Colombaia rupestre, posta sul versante orientale di Orte. È un’ampia struttura scavata nel Medioevo per l’allenamento dei piccioni. Dall’elevatissimo numero di nicchie, si capisce subito che era un’attività assai redditizia! Dal XIII secolo, epoca alla quale risale, la colombaia ha subito diversi cambi d’uso: venne trasformata prima in laboratorio tessile e poi in cantina.

La Colombaia
foto di Martina

TIP

Durata: circa un’ora e mezza

Quando: dal giovedì alla domenica

Costo: 10€/8€

Ti consiglio di indossare scarpe da ginnastica: il percorso è un po’ dissestato.

 

Ti ha incuriosito quest’esperienza? Io l’ho trovata veramente unica!

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