“DISNEY. L’ARTE DI RACCONTARE STORIE SENZA TEMPO”

La mostra-evento a Palazzo Barberini

 

Alzi la mano chi non ha mai visto un film realizzato dalla Disney!

Come immaginavo: tutti noi siamo cresciuti con videocassette o dvd dei suoi capolavori di animazione e sono sicura che ognuno di noi ha cercato di capire il processo creativo che ha portato alla realizzazione di scene diventate iconiche per intere generazioni.

Mostra Disney a Palazzo Barberini
foto di Martina

La mostra a Palazzo Barberini permette, con preziose opere originali provenienti dagli Archivi Disney, di seguire l’evoluzione che dall’idea giunge alle migliaia di scene dei film amati da grandi e piccoli.

Il percorso espositivo consente, poi, di scoprire le origini letterarie dei capolavori disneyani. Molti dei film animati realizzati da Walt Disney e dai suoi team di creativi sono basati su miti, favole, leggende e fiabe alle quali nel corso dei secoli scribi, menestrelli, poeti, romanzieri e filosofi hanno dato vita. Proprio i miti, le favole, le leggende, le fiabe sono le quattro sezioni tematiche della mostra, presentate attraverso l'esposizione dei bozzetti preparatori di ricerca creativa su personaggi, ambientazioni e trame.

La prima sezione è dedicata ai miti, storie tradizionali narrate in modo simbolico che parlano di divinità ed esseri sovrumani coinvolti in eventi o circostanze straordinari, in un tempo non specificato. Questi si prestano facilmente ad un’interpretazione grafica e visiva particolare per la straordinarietà dei loro soggetti, che esulano dalla realtà. Questa tradizione narrativa ha offerto agli artisti Disney enormi opportunità creative, basti pensare al film “Hercules” del 1997.

Bozzetto Disney per il film Hercules
foto di Martina

La seconda analizza le favole, storie in cui animali o cose parlano e si comportano come esseri umani, concepite allo scopo di focalizzare l'attenzione sulle debolezze umane, comunicando una morale. I creativi Disney hanno avuto la capacità di antropomorfizzare animali ed oggetti, rendendoli cari agli spettatori. "I tre porcellini" ti dicono qualcosa? Il lungometraggio reinterpreta e racconta a ritmo di musica una favola la cui prima pubblicazione risale al 1853 e che venne lodato come una parabola adatta ai tempi difficili della Grande Depressione.

Le leggende sono il tema della terza sezione: storie tradizionali che parlano di una persona o di un luogo, mescolando realtà e invenzione, rendendo la linea di demarcazione tra le due spesso confusa. Adattandole al cinema, gli artisti hanno impiegato uno strumento visuale per reinterpretarle e coglierne l’essenza: La spada nella Roccia e Robin Hood sono due dei tanti esempi che si possono citare.

La quarta sezione, infine, riguarda le fiabe, narrazioni che si svolgono in un luogo e in un tempo particolarmente lontani dai nostri. Hanno la capacità di trasportarci in un altro mondo, basti pensare a Biancaneve, Cenerentola, La Bella Addormentata o La Sirenetta. La realizzazione di quest’ultimo film ha avuto una genesi particolare. Già nel 1938, Walt Disney pensò di creare un live action sulla base della fiaba di Andersen del 1837. Alcuni schizzi vennero disegnati tra il 1940 e il 1941 senza giungere, tuttavia, all’atteso cartone animato. Negli anni Ottanta, finalmente, vennero rispolverati i vecchi disegni che furono la base per il capolavoro del 1989.

Disegni preparatori per La Sirenetta
foto di Martina

Oggi come ieri, i film Disney prendono vita con una notevole varietà di linguaggi e materiali: pastelli, acquerelli, tempere, inchiostri, resine, matite, tecniche digitali. Grazie a questa mostra, possiamo scoprire quanto lavoro c’è dietro ai nostri cartoni animati preferiti, non solo in termini di realizzazione artistica ma anche di studio delle fonti letterarie. Attraverso postazioni interattive, veniamo incoraggiati a diventare noi stessi narratori, percorrendo le sale non come semplici spettatori delle storie narrate, ma come protagonisti. 

È un affascinante viaggio dietro le quinte da non perdere!


Ti lascio qualche info pratica:

fino al 25/09 a Palazzo Barberini

lunedì 14.30-19.30/ mart-dom 9.30-19.30

biglietti: intero 15€, ridotto 13€, ridotto speciale 9€.

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