MODENA, TESORO UNESCO

Bologna è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta dei tanti tesori UNESCO che l’Emilia Romagna vanta.

La prima tappa che ti propongo è Modena, piccolo scrigno di tesori medievali.

Mezz’ora di treno (biglietto 3.85€) e mi trovo a passeggiare nel suo centro storico pedonale, dalle calde tonalità rosse e gialle.

#UNPÓDISTORIA

Due momenti storici hanno forgiato la città: il Medioevo, al quale risalgono Piazza Grande, il Palazzo Comunale, il Duomo e il circostante groviglio di vicoli a sud della via Emilia, l’antica strada consolare che percorre la Pianura Padana; il Seicento, quando la famiglia Este spostò la propria corte da Ferrara e Modena, dando vita all’ordinata rete stradale a nord del Palazzo Ducale.

Le sale storiche del Palazzo Comunale
foto di Martina

Tutto ruota intorno a Piazza Grande che, insieme al Duomo e al campanile chiamato Ghirlandina, è stata inserita nel patrimonio Unesco. In un angolo della piazza, davanti al Palazzo Comunale, si trova la “preda ringadora”, la pietra che arringa, un grande masso rosso che nel Medioevo era usato come tribuna e pulpito dagli arringatori modenesi durante le adunanze comunali.

TIP: anche le sale storiche del Palazzo Comunale sono diventate Patrimonio dell’Umanità ed è possibile visitarle gratuitamente, previa prenotazione su VisitModena. Salita l’imponente scalinata d’accesso, tra le grandiose stanze meritano una menzione la Sala del Fuoco e il suo camino cinquecentesco dove si preparavano le braci per riscaldare i commercianti del mercato in piazza, e la Sala degli Arazzi, dove i dipinti su tela settecenteschi di Girolamo Vannulli imitano degli arazzi.

La Bonissima
foto di Martina

All’angolo con via Castellaro se alzi lo sguardo vedrai una statua alquanto singolare: è la Bonissima, raffigurante una donna in abiti medievali con una lunga treccia. La sua origine e il suo significato sono, tutt’oggi, al vaglio degli studiosi.

È, tuttavia, il Duomo il vero protagonista della piazza.

La prima pietra venne posata il 9 giugno del 1099; la sua struttura è molto semplice, con una fila centrale di logge con trifore e tre portali, di cui solo il centrale è dotato di protiro a due piani, le cui colonne sono sorrette da imponenti leoni. Sia sulle mura esterne che al suo interno si ammirano capolavori unici della scultura romanica: scene tratte dalla Bibbia e dalla vita dei santi, leoni ricurvi sotto il peso delle colonne.

Duomo di Modena
foto di Martina

Accanto, svetta slanciato e ben proporzionato il simbolo di Modena, il campanile soprannominato Ghirlandina: dall’alto dei suoi 88 metri, si gode di una splendida vista panoramica.

TIP: tra gli estimatori di Modena, non possono mancare i fan della Ferrari. Qui nacque Enzo Ferrari, geniale meccanico ed ingegnere, inventore del marchio divenuto famoso in tutto il mondo. Nel Museo Enzo Ferrari, un avveniristico padiglione di oltre 2500 mq espone leggendari modelli di Ferrari, Maserati ed Alfa Romeo: un must imperdibile!

La Ghirlandina
foto di Martina

Gli amanti delle figurine, invece, non potranno lasciarsi scappare il Museo della Figurina, al primo piano di Palazzo Santa Margherita; Panini, il famoso editore delle figurine da collezione, ha creato la più grande raccolta al mondo!

Non si può parlare di Modena senza citare le specialità gastronomiche. Nei negozi sotto i portici fanno bella mostra di sè i celebri salumi e il parmigiano reggiano; il Mercato Centrale di via Albinelli, grazioso mercato coperto degli anni ‘30, è un altro paradiso del cibo, dove troverai il vero aceto di Modena IGP.

Il Mercato Coperto di via Albinelli
foto di Martina

TIP: l’aceto  balsamico di Modena IGP può essere prodotto esclusivamente nelle province di Modena e Reggio Emilia. Qui è forte la presenza di uve caratterizzate dalla giusta concentrazione di zuccheri e acidità. La sua esistenza è strettamente collegata alle conoscenze, alle tradizioni e alle competenze delle popolazioni locali, tanto da essere parte integrante della tradizione culinaria.

Proprio di fronte al Mercato Coperto, potrai concludere la giornata mangiando da Aldina, ristorante storico situato al primo piano del numero civico 40 di via Albinelli. Consigliato da Slow Food per la sua cucina tipica locale, qualsiasi sia il periodo dell’anno, non potrai rinunciare ad un piatto di cotechino, servito con purè o con fagioli: una goduria!

Ristorante Aldina
foto di Martina

Per continuare il nostro tour dei patrimoni Unesco dell’Emilia Romagna, qui trovi la seconda tappa, Ferrara, e qui  tutto ciò che devi sapere su Bologna!

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