VILLA DELLA REGINA A TORINO

 UN’INCANTEVOLE RESIDENZA SABAUDA


Se vi trovate a Torino, sarete sicuramente passati almeno una volta per piazza Vittorio, una tra le più grandi d’Europa, e avrete dato un’occhiata alla sagoma della chiesa della Gran Madre.

Ebbene, proprio accanto a lei, sulla collina che domina dall’alto la città, si trova la poco conosciuta Villa della Regina, una fra le più incantevoli residenze sabaude, gioiello del barocco, dichiarate nel 1997 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO (biglietto d’ingresso 7€).

TIP: se la raggiungete in macchina, ci sono due parcheggi gratuiti di fronte alla villa dove poterla lasciare.

Fa parte della cosiddetta “Corona di Delizie”, ossia delle residenze volute dai Savoia intorno a Palazzo Reale e distribuite in tutto il territorio piemontese, destinate a regalare momenti di svago e piacere ai membri della famiglia reale.

L'ingresso di Villa della Regina
foto di Martina

Andiamo con ordine.

A quando risale la sua costruzione?

Al 1615 quando Maurizio di Savoia, figlio secondogenito del duca Carlo Emanuele I, affidò la trasformazione di una precedente vigna all’architetto Ascanio Vitozzi.

A cosa è dovuto il nome?

Al fatto che la villa passò continuamente nelle mani delle consorti dei sovrani. Nel 1868 Vittorio Emanuele II decise, tuttavia, di cedere la residenza in uso all’Istituto Nazionale delle Figlie dei Militari, fino al 1942, quando la struttura venne gravemente danneggiata dai bombardamenti, subendo il definitivo abbandono.

Ora sì che siamo pronti ad entrare!

Ci accoglie subito il corpo centrale della villa, avanzato verso la città, con ampie finestre e sormontato da una balaustra arricchita da sei statue; da esso, in perfetta simmetria, si sviluppano due prospetti laterali, terminanti in due torrioni. Se dai un’occhiata alle tue spalle, noterai una vasca di 20 metri di diametro, decorata da 10 statue, molte delle quali (ahimè!), acefale: è il Grand Rondeau.

Il Salone Centrale
foto di Martina

Non ci resta che varcare la soglia e rimanere a bocca aperta davanti al Salone Centrale, cuore pulsante della residenza. L’imponente spazio a doppia altezza fa parte dei rifacimenti realizzati dall’architetto Juvarra. Sarai investito dai raggi del sole che penetrano dai finestroni e che illuminano le decorazioni ad affresco dipinte da Dallamano. Qui è tutto un gioco illusionistico di tromp l’oeil che creano elementi architettonici a dir poco sbalorditivi!

Dal Salone si sviluppano gli appartamenti del re (lato collina) e quelli della regina (lato destro). Le diverse destinazioni d’uso e il lungo periodo di abbandono hanno portato alla dispersione degli storici arredi e delle collezioni. Ad esempio, nella Libreria si trovavano, alle quattro pareti, straordinarie scansie realizzate dall’ebanista di corte, Pietro Piffetti, con intarsi in avorio e legni pregiati, trasferite al palazzo del Quirinale tra il 1879 e il 1880 dove si trovano tutt’oggi.

Decorazioni di gusto orientale
foto di Martina

Passeggiando tra gli appartamenti del re e quelli della regina (erano costituite da tre ambienti: anticamera, camera e gabinetto), noterai, nelle decorazioni ad affresco, il grande fascino che l’arte orientale esercitava sulle settecentesche corti europee: le pareti sono un tripudio di figure, animali e scene di vita quotidiana che richiamano la lontana ed esotica Cina. Il Gabinetto Cinese verso Ponente è l’emblema di questo gusto, con la bellissima boisserie lignea giocata sul nero/rosso e le quattro Pagode, statue femminili di manifattura piemontese, ad imitazione delle porcellane orientali.

Il Teatro d'Acque
foto di Martina

Ma il meglio deve ancora venire!

Sul retro della villa, in un continuum progettuale, si adagia sulla collina il Teatro d’Acque, un giardino ad anfiteatro organizzato su tre livelli e concluso dalla Corona Boscata. Ogni livello presenta scalinate, rampe, cascate e sculture che lo rendono un gioiello dei giardini all’italiana. All’estremità opposta, la Rotonda era la zona destinata alla produzione di un ottimo vino Freisa; da questa terrazza, il punto di vista verso la città è unico: uno skyline indimenticabile dominato dalla sagoma della Mole!

Villa della Regina è uno straordinario esempio del legame che architettura e paesaggio stringono, creando un forte impatto in chi guarda; una perla del Barocco italiano assolutamente da non perdere!

Villa della Regina
foto di Martina

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