PALAZZO CHIGI AD ARICCIA

Delizia dei Castelli Romani


Se ti dico Ariccia, cosa ti viene in mente? Sicuramente la porchetta! Ma non tutti sanno che questo paesino dei Castelli Romani, a pochi chilometri da Roma, è famoso anche per un altro motivo, o meglio, per un illustre personaggio: Bernini.

#UNPÓDISTORIA

In età romana si chiamava Aricia ed ebbe una grande importanza per la sua posizione strategica sull’Appia, la Regina Viarum. Distrutto con le invasioni barbariche, nel XII secolo il centro passò nelle mani dei conti Tuscolo, poi entrò nel patrimonio di S.Pietro e, infine, venne ceduto nel 1473 ai Savelli, dai quali passò ai Chigi.

Al grande artista, la famiglia Chigi affidò il compito di ridisegnare la piazza principale, il castello, ossia l’attuale palazzo Chigi, e di costruire la chiesa di S. Maria dell’Assunzione con le due fontane.

Sei pronto ad entrare a Palazzo Chigi?

Bernini, nel suo grandioso rifacimento della preesistente rocca, mantenne le forme del castello tradizionale a quattro torri angolari, ingentilendole e integrandole con il parco retrostante.

Il soffitto delle Sale del Cardinale
foto di Martina

È uno dei pochi palazzi nobiliari italiani ad aver conservato integri e nelle forme originali, strutture ed arredi tipici di una dimora barocca del Sei-Settecento. Una delle specificità dell’arredamento è costituita dai rarissimi parati in cuoio stampato del XVII secolo, detti “di Cordova”, che rivestono le pareti di molti ambienti; sai che i disegni di alcuni di essi appartengono alla bottega del Bernini?

Al piano terreno si trovano le Stanze del Cardinale, nove sale che costituivano l’appartamento privato del Cardinale Flavio Chigi (ingresso 5€): particolarmente belli sono i soffitti affrescati dal Tempesti a tema astrologico.

Sala da Pranzo d'Estate
foto di Martina

È il piano nobile la parte più interessante del Palazzo, con le sue venti sale che conservano gli arredi originali del Seicento e racchiudono la parte principale della grande collezione d’arte Chigi (ingresso 8€).

La magnifica Sala da Pranzo d’Estate è il primo ambiente che incontrerai una volta salito; è diviso in due parti separate da pilastri con archi: la loggia e la sala vera e propria. La loggia verso il parco presenta decorazioni a tempera che ricordano un’uccelliera, con uno splendido sfondato illusionistico verso Roma e Genzano.

Usata come sala da pranzo durante i soggiorni estivi ed autunnali dei Chigi, ospitò anche manifestazioni teatrali nel XVII e XVIII secolo. Per la sua bellezza, Luchino Visconti la scelse come sala da pranzo ne Il Gattopardo. 

La Farmacia
foto di Martina

Altra sala da cui rimarrete colpiti è la Farmacia, anche se è riduttivo chiamarla così. È, più che altro, una wunderkammer, un piccolo museo delle curiosità che riunisce in sè quattro funzioni principali: il Gabinetto dei Ritratti, la Spezieria, la Libreria e il Medagliere.

TIP: la Sala delle Belle è così chiamata per la galleria dei ritratti di nobildonne romane, molte famose per la loro bellezza. Fai un piccolo gioco: tra di loro ce ne è una che non è esattamente bellissima, vediamo se la trovi!

Una volta ridisceso, ti aspetta il parco che si estende per 28 ettari e venne realizzato nel XVI secolo su ciò che rimaneva del nemus Arcinus, il sacro bosco dedicato a Diana. Fu molto amato dai viaggiatori del Grand Tour, tra cui Turner, Goethe e Stendhal, che lo hanno esaltato e raccontato nei loro disegni e nelle loro opere (ingresso 6€).

Rovine antiche all'interno del Parco Chigi
foto di Martina

Attraversato da antichissimi sentieri che ne consentono una completa fruibilità, il parco ospita fontane e manufatti del XVII secolo, inseriti armonicamente nel contesto naturale. Nato originariamente come area recintata per la caccia, costituisce una preziosa premessa del cosiddetto “giardino romantico”, nato dall’ intuizione del Bernini, coadiuvato da Carlo Fontana.

Sono sicura che la prossima volta che andrai ad Ariccia, prima di accomodarti in una “fraschetta”, andrai sicuramente a visitare Palazzo Chigi!

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