La più importante testimonianza artistica dei Nazareni a Roma
Ogni rione di Roma nasconde delle vere e proprie perle artistiche, ben lontane dai circuiti turistici e sconosciute ai più. Per caso mi sono imbattuta nel Casino Massimo Lancellotti, dimora aristocratica nel cuore del rione Esquilino.
Cosa ha di particolare? Andiamo per gradi.
L’edificio venne costruito nei primi anni del Seicento
all’interno di Villa Giustiniani. Nel 1802 la famiglia Massimo subentrò nella
proprietà che, nel 1848, passò ai Lancellotti. Nel 1871, in seguito alla
lottizzazione dell’Esquilino, il vasto parco della villa venne venduto come
area edificabile. Nel 1948 venne acquistata dalla Custodia di Terra Santa ed è
oggi sede della delegazione dei Francescani di Terra Santa.Particolare della facciata del Casino
foto di Martina
Il piccolo ma elegante casino di due piani con loggia aperta
su un vasto giardino, tipico esempio tardo manierista, venne impreziosito con
l’inserimento, sulle quattro facciate, di lastre, bassorilievi e sarcofagi di
epoca romana, secondo il gusto dell’epoca. È sotto la proprietà dei Massimo,
agli inizi dell’Ottocento, che le tre sale fronte giardino vennero affrescate
dai Nazareni, un gruppo di artisti del nord Europa che si ispirava alla pittura
italiana del Rinascimento.
TIP: I Nazareni fondarono a Vienna nel 1809 la Lukasbund,
Lega di San Luca, traendo ispirazione dalle antiche confraternite. Cattolici di
nascita o convertiti al cattolicesimo, volevano rinnovare il mondo dell’arte su
basi religiose, avendo come maestri Giotto, Raffaello e Michelangelo. Il perché
del nome? Il riferimento ironico è alla loro pettinatura, visto che erano
soliti avere capelli lunghi come quelli di Gesù di Nazareth.
Il ciclo pittorico è dedicato alla storia della letteratura
italiana; in ogni stanza è descritto, interamente per immagini, il racconto di
tre poemi, pietre miliari: la Divina Commedia di Dante, l’Orlando Furioso di
Ariosto e La Gerusalemme Liberata di Tasso.La volta della Stanza di Ariosto, particolare
foto di Martina
La Stanza di Dante colpisce per la veridicità con cui i
Nazareni hanno raffigurato l’Inferno; sulle pareti della Stanza di Ariosto sono
rappresentati tutti i cavalieri e i paladini cristiani in lotta contro i
musulmani; nella Stanza di Tasso il ciclo pittorico affronta temi più
romantici, con celebri coppie di innamorati, tra le quali spicca la storia d’amore,
dal tragico epilogo, di Clorinda e Tancredi.
Questo è un vero e proprio unicum, la più importante
testimonianza dell’attività artistica a Roma dei Nazareni che, ahimè, è poco
nota a turisti e romani.
Il Casino Massimo Lancellotti al Laterano merita, quindi, di
essere messo in cima alla bucket list delle cose imperdibili da vedere a Roma!
Via Matteo Boiardo 16, ingresso gratuito
martedì e giovedì 9-12 e 16-18, domenica 10-12
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