BANSKY, A VISUAL PROTEST

La mostra sullo street artist contemporaneo più famoso al mondo nella rinascimentale cornice del Chiostro del Bramante

È possibile realizzare una mostra su uno street artist? Questa è la sfida di “A Visual Protest”, la grande esposizione dedicata al writer inglese al Chiostro del Bramante. Oltre 100 opere raccontano il suo universo, fatto di sbeffeggi all’ipocrisia del capitalismo e denunce sociali. La sfida all’establishment arriva nell’immediato allo spettatore che vede crollare le certezze politiche, etiche e culturali in cui aveva creduto fino a quel momento.

Girl with Baloon


Ma chi è Bansky?

La sua identità e il suo vero nome sono avvolti nel mistero (Bansky è un nickname); nato probabilmente a Bristol agli inizi degli anni Settanta, è considerato uno dei massimi esponenti della street art mondiale, inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti dell’arte.

TIP: perché l’anonimato? Questa scelta nasce dall’esigenza di sfuggire alla polizia,  vista la realizzazione di graffiti illegali, e di tutelarsi, considerato lo sfondo satirico delle sue opere che affrontano argomenti sensibili.

I suoi primi graffiti, realizzati con la tecnica dello stencil a partire dagli anni Novanta, sono comparsi a Bristol per poi conquistare i muri delle più grandi metropoli, come Parigi, Londra e New York. I suoi soggetti preferiti sono scimmie, poliziotti, soldati, vecchi e bambini ma, soprattutto, ratti. Perché proprio i topi? A prima vista brutti, piccoli ed insignificanti, sono stati, tuttavia, in grado di distruggere interi sistemi sociali. La predilezione dell’artista per i ratti si è vista anche durante il lockdown, quando ha dipinto il bagno della sua abitazione invaso da decine di topi dispettosi.

Welcome to Hell

TIP: la tecnica dello stencil, tanto cara a Bansky perché, come lui stesso afferma, “facevo schifo con la bomboletta”, consiste nel riprodurre uno stesso disegno in serie tramite un modello in cartone, poggiato sulla superficie e usato come stampo per l’opera, realizzata con vernice spray.

Tra le mura progettate da Donato Bramante si affiancano opere intrise di ironia, intelligenza e protesta, da “Girl with Baloon” a “Love is in the Air”, da “Queen Vic” a “Napalm”, fino alle stampe realizzate per “Barely Legal” e ai progetti discografici per le copertine di vinili e cd, tutte opere appartenenti a collezioni private. La comunicazione di Bansky con il suo pubblico è diretta, senza filtri, nel rifiuto del sistema e delle regole; trasmette i temi della guerra, della ricchezza, della povertà, dell’ecologia, del consumismo attraverso testi visivi in grado di informare e far riflettere.

Love is in the air

La mostra, grazie al suo rigoroso percorso espositivo e alla puntuale audioguida, è un ottimo modo per approfondire l’opera dell’artista “sconosciuto” più famoso al mondo.

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