Il Circo Massimo, uno degli impianti sportivi più impressionanti
dell’antichità, è, insieme al Colosseo, uno dei simboli di Roma. E' racchiuso in una valle, la valle Murcia, circondata da tre
colli: il Palatino, sede dei palazzi imperiali, l’Aventino, il quartiere delle
ville dei ricchi patrizi, e il Celio. Oggi di quella che è stata la più grande
struttura per lo sport di tutti i tempi, rimane una vasta area a giardino di
600 metri di lunghezza e 140 metri di larghezza. Chi non ha mai assistito qui ad un concerto, non ha partecipato ad una manifestazione o, semplicemente, non è venuto a farci una passeggiata domenicale? Per i romani è un luogo del cuore!
La vasta area giardino del Circo Massimo Foto di Martina |
Fin dall’età regia, vi si
sono svolte manifestazioni pubbliche di ogni genere: cacce con animali esotici,
rappresentazioni teatrali, processioni religiose e militari, ma, soprattutto,
corse di carri; la popolarità che queste competizioni raggiunse è testimoniata
dalla capienza del circo: poteva ospitare più di 300.000 persone. La struttura
in muratura vera e propria comparve all’epoca di Giulio Cesare, per essere,
poi, più volte modificata e restaurata.
TIP: il Circo Massimo venne devastato molte volte dal fuoco; fu ricostruito
quasi integralmente sotto il principato di Traiano, cui appartengono la maggior
parte delle strutture attualmente visibili. Tra gli interventi degli imperatori
successivi, spettacolare è l’erezione sulla spina del gigantesco obelisco
portato a Roma da Costante II nel 357 d.C., ora al
Laterano.
La torre della Moletta e l'area archeologica Foto di Martina |
Oggi, i resti ancora visibili, situati vicino alla medievale torre della
Moletta, sono finalmente visitabili (info, costi e orari qui).
Entrando nell’area archeologica, si ha accesso alle gallerie che, un tempo,
conducevano alle gradinate della cavea, e si segue il profilo della strada
basolata esterna, sulla quale si affacciavano tabernae, negozi, magazzini e
lupanari. Nella parte centrale dell’emiciclo, recenti indagini archeologiche
hanno rimesso in luce le basi e importanti frammenti architettonici di uno dei
più grandi archi trionfali di Roma, l’Arco di Tito, a lui dedicato in occasione
della vittoria giudaica. L’intervento di riqualificazione dell’area ha
coinvolto anche la torre della Moletta, del XII secolo, con il restauro della
muratura antica e il suo consolidamento statico: una scala interna consente di
arrivare fino al piano superiore, dove si apre uno splendido punto
panoramico sull’area archeologica, facendo apprezzare in pieno le dimensioni
del Circo.
TIP: il Circo rimase in attività fino ai primi decenni del VI secolo; in
seguito fu usato come area agricola, per poi diventare, a partire dall’XIX
secolo, sede degli impianti del Gazometro, di magazzini, manifatture, imprese
artigianali e abitazioni. Solo agli inizi del Novecento si avviarono i lavori
per la passeggiata archeologica.
Le indagini archeologiche condotte nel 2016 hanno arricchito le nostre
conoscenze su questo grandioso impianto dell’antichità e i lavori di
sistemazione dell’area ne consentono, finalmente, una lettura a 360 gradi.
TIP: con la Circo Maximo Experience, un progetto di realtà virtuale
aumentata, potrete vedere la vita nell’antica valle scorrere davanti ai vostri
occhi (info qui).
Nessun commento:
Posta un commento