TRE GIORNI A BERLINO

Lo spirito della Germania riunita si respira nelle piazze di Berlino. Nel 1990 è tornata ad essere capitale di un paese riunito e sopravvissuto alla traumatica spartizione della Guerra Fredda. Oggi la città è una metropoli che attira per il suo vivace fermento artistico, culturale e creativo. Sono sempre rimasta affascinata dalla sua capacità di legare il passato imperiale alla storia contemporanea, tant’è vero che l’ho visitata per ben tre volte! Lasciate, quindi, che vi racconti la mia Berlino.

Moltissime compagnie collegano l’aeroporto di Fiumicino con i due aeroporti della capitale tedesca, Tegel e Schönefeld, a prezzi concorrenziali, soprattutto le low cost: date un’occhiata su volagratis e troverete il volo che fa per voi.

•TIP: vi consiglio di atterrare all’aeroporto Tegel perché dista solo 8 km da Berlino e perché è collegato con il centro città da diversi autobus: per esempio, il JetExpressBus TXL in circa 30 minuti e al costo di circa 3€ vi porterà ad Alexanderplatz, comodo no?!

Per quanto riguarda l’albergo, io mi sono sempre affidata a booking per la scelta, indirizzandomi sulla zona di Alexanderplatz perché, a mio avviso, la zona più comoda per andare alla scoperta della città. L’ultima volta sono andata all’ Holiday Inn di Alexanderplatz : dategli un’occhiata!

DAY 1

Se riuscite a trovare un volo che arrivi di mattina presto sarà la cosa migliore perché avrete tutto il giorno a disposizione per immergervi nel melting pot che è la città.

•TIP: la rete del trasporto pubblico della città è molto capillare. Per girarla in lungo e in largo esistono biglietti singoli ma anche vari tipi di abbonamento: per vedere quello che fa al caso vostro cliccate qui.

Vi consiglio di iniziare da Alexanderplatz, punto focale della Berlino dell’Est. Un lungo murale in stile realsocialista decora il lato orientale della piazza, proclamando i meriti del marxismo. Da qui parte il primo viale socialista, Karl-Marx-Allee, fiancheggiato da facciate di palazzi in stile stalinista. Alle spalle della piazza si erge la Fernehturm, la torre della tv, alta 365 metri: completata nel 1969, è diventata un simbolo della città; si può salire sulla sua sfera per ammirare lo skyline della città. 

Torre della televisione
foto di L. Frabotta
A poca distanza, il Rotes Rathaus, il municipio rosso che prende il nome dalle pareti esterne, rivestite in mattoni rossi. Al centro, le statue bronzee, dalle modeste dimensioni, di Marx ed Engels lo sorvegliano.

•TIP: se siete da queste parti non potete non assaggiare il currywurst di Currywurst Express, su Dircksenstrasse; questa è una specialità tutta berlinese da leccarsi i baffi: un würstel fatto a pezzetti con una deliziosa salsa al curry.

Continuando la passeggiata, attraversato il fiume Sprea, si apre Domplatz, una distesa erbosa sulla quale si affaccia la cattedrale, il Berliner Dom. Questo è un eloquente esempio delle esagerazioni architettoniche dell’imperatore Guglielmo II. 

Berliner Dom
Foto di Martina
L’edificio è imponente sia all’esterno che all’interno, nonostante abbia perso parte delle ricche decorazioni durante l’opera di restauro e di ricostruzione iniziata nel 1983. La parte più suggestiva è la cripta che ospita le tombe di 89 membri della dinastia Hohenzollern. Non lontano da qui, si trova l’imbarco dei battelli che navigano la Sprea, il fiume che attraversa interamente Berlino. Se avete voglia di vedere la città da un’altra prospettiva, questo è il modo giusto!


Dedicate il pomeriggio a passeggiare per la museumsinsel, l’isola dei musei, oggi sito UNESCO, costituita dall’insieme di cinque musei, ospitati in palazzi costruito nell’Ottocento. Nel XIX secolo, infatti, i tedeschi furono pionieri nel campo dell’archeologia tanto che, durante le campagne di scavo in Oriente, riportarono alla luce reperti di inestimabile valore, come l’Altare di Pergamo o la porta babilonese di Ishtar, qui conservati. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questi edifici furono gravemente danneggiati e nel periodo comunista vennero completamente abbandonati. Un progetto di recupero e restauro ha riportato all’antico splendore l’Altes Museum, il Neues Museum, l’Alte Nationalgalerie, il Pergamonmuseum e il Bode Museum.

•TIP: se pensate di visitare più di un museo (e ve lo consiglio!), esistono diversi biglietti combinati: qui troverete quello che fa al caso vostro.

Per concludere in bellezza la giornata, cenate lungo il fiume, questa zona è ricca di ristoranti e pub con una vista bellissima!

DAY 2

La giornata inizia dal simbolo della città: la porta di Brandeburgo. Durante la Guerra Fredda, la Porta era inglobata dal Muro di Berlino e divenne l’emblema della divisione della Germania, ma nel 1990 divenne lo scenario della ritrovata unità nazionale: migliaia di persone festeggiarono qui la caduta del regime comunista e dell’odiato muro. 

Porta di Brandeburgo
Foto di Martina
Completata nel 1791, è ispirata ai propilei dell’Acropoli di Atene e presenta sei colonne doriche su entrambi i lati; segnava il confine tra il centro città e la riserva di caccia reale del Tiergarten. È sormontata da una copia dell’originale quadriga bronzea guidata dalla Vittoria. Da qui parte Unter den Linden, il viale più prestigioso del centro, che collega la Porta di Brandeburgo con l’isola dei musei. È disseminato di palazzi e monumenti, come l’Università Humboldt, il Forum Fredericianum, il Neue Wache (nuovo posto di guardia) e lo Zeughaus (l’Arsenale). A sud della Porta, il Memoriale alle vittime dell’Olocausto è una vasta area all’aperto con 2700 lastre di granito, di varia grandezza e disposte in vario modo, opera dell’architetto americano Peter Eisenman. L’installazione vuole perpetuare il ricordo dell’orrore dello sterminio ebraico, tragedia non solo individuale ma anche collettiva. È stata inaugurata nel 2005 sul sito dove, un tempo, sorgeva la Cancelleria di Hitler. Attraversata la Porta, si apre un altro memoriale: il Memoriale di Guerra Sovietico, costruito con i materiali spoliati dalla Cancelleria del Fürher. Due carrarmati T34 fiancheggiano il colonnato su cui domina la statua di un soldato dell’Armata Rossa. Nella battaglia di Berlino morirono oltre 20.000 soldati sovietici e, fino alla caduta del Muro, nel 1989, il monumento era sorvegliato proprio da soldati dell’Armata. 
Non resta che incamminarsi verso un altro monumento, tristemente famoso nel periodo della Guerra Fredda: Checkpoint Charlie, su Friedrichstraße. Questo è il celebre valico dove gli equipaggi dei carri armati sovietici e americani si sorvegliavano a vicenda, mentre procedeva la costruzione del Muro. La storia di quest’ultimo è raccontata nel museo Haus am Checkpoint Charlie. Percorrete Friedrichstraße, l’arteria commerciale del centro, e, se siete stanchi, prendete posto per una pausa in uno dei caffè che la animano. Molto vicino al fiume, la stazione ferroviaria che prende il nome dalla via era, in passato, lo scenario di struggenti arrivi e partenze: il treno che qui passava, infatti, era uno dei pochi mezzi che permetteva di passare da Est ad Ovest della città.

Reichstag
Foto di Martina
Da qui, costeggiando il lungofiume, si arriva al Reichstag. L’edificio storico venne completato nel 1894, sotto l’attentata supervisione del Kaiser Guglielmo II che, tuttavia, lo definì “l’apoteosi del cattivo gusto”. Sede del Bundestag, il Parlamento Tedesco, nel 1933 venne dato alle fiamme e il regime nazista sfruttó l’episodio a proprio favore, perseguitando molti parlamentari. Trasformato in fortezza durante la Seconda Guerra Mondiale, con la costruzione del Muro, nel 1961, venne diviso dal centro cittadino. Negli anni Settanta, le pressioni sovietiche impedirono che qui si svolgessero le sedute parlamentari della Repubblica Federale. Avvenuta la riunificazione delle due Germania, non tutti volevano il ritorno della sede governativa in questo edificio. A restauro avvenuto, nel 1999 il Reichstag è tornato a risplendere, sormontato da una lucente cupola in vetro e acciaio dell’architetto Sir Foster ed ospita nuovamente il Bundestag. La terrazza e la splendida cupola possono essere visitare gratuitamente, qui trovate tutte le informazioni: lo spettacolo che offrono è veramente una rara bellezza, soprattutto al tramonto. 

Panorama dalla cupola del Reichstag
Foto di Martina

Visto che ci siete, perché non fermarvi per cena al ristorante della terrazza? Sarà il miglior modo per concludere la giornata.

DAY 3

Incominciamo la giornata andando alla scoperta della zona centro occidentale della città: il polmone verde dell’area è il Tiergarten, l’ex riserva reale di caccia, oggi parco pubblico amato e molto frequentato dai berlinesi. I viali alberati e maestosi confluiscono in una rotonda dominata dalla Siegessäule, la Colonna della Vittoria, eretta originariamente davanti al Reichstag per commemorare le vittorie nelle campagne prussiane del XIX secolo, e poi trasferita qui nel 1939. All’estremità orientale sorge la Kaiser Wilhelm Gedächtniskirche, eretta nel 1895 in onore del primo imperatore della Germania unita. 

Kaiser Wilhelm Gedächtniskirche
Foto di L. Frabotta
Nel 1943 la chiesa venne quasi interamente rasa al suolo da un raid aereo; intorno allo scheletro del vecchio campanile venne costruita una nuova struttura, fiancheggiata da un campanile moderno. L’esterno è costituito da strutture a nido d’ape sovrapposte a vetrate artistiche: l’interno, a pianta ottagonale, è dominato dalla figura dorata di Cristo. 
Da qui inizia la zona commerciale e dello shopping, dominata dal KaDeWe, il grande magazzino fondato nel 1906 e, ad oggi, uno dei più forniti al mondo. Se siete nei paraggi all’ora del pranzo, salite all’ultimo piano: una meravigliosa food hall si aprirà davanti ai vostri occhi e potrete mangiare di tutto, dalle ostriche alle salsicce bavaresi!

Food Hall del KaDeWe
Una volta riempita la pancia, è la volta di raggiungere Potsdamer Platz. La vecchia piazza era l’incrocio più trafficato di Berlino ma, con la fine della Seconda Guerra Mondiale, gli alberghi, i caffè e i ristoranti sopravvissuti furono abbattuti. Successivamente, il Muro andò a dividere quella che un tempo era stata la piazza più cosmopolita della città. Oggi Potsdamer Platz è tornata agli splendori di un tempo, con cinema, teatri, ristoranti ed edifici innovativi che vi si affacciano.

Non potete dire di aver visitato Berlino senza essere andati a contemplare i resti del Muro in quella che oggi si chiama East Side Gallery, lungo lo Spree.

•TIP: un po’ di storia: nel 1961 venne eretto il Muro di Berlino per separare i settori Est ed Ovest della città, impedendo qualsiasi scambio tra i due. Per 28 anni questo fu il simbolo funesto della Guerra Fredda: 155 km di barriera, alta 4 metri, dalla superficie liscia e dalla sommità curva per evitare il suo scavalcamento. Nel 1989, finalmente, l’odiato Muro venne abbattuto e distrutto dai berlinesi in festa: oggi ne rimangono solo due tratti, la East Side Gallery e i resti in Bernauer Straße.

La East Side Gallery
Foto di Martina
Lungo il chilometro di Muro rimasto intatto si apprezzano i graffiti lasciati a memoria e ricordo da artisti di tutto il mondo. I temi affrontati sono i più disparati: dalla politica alla Guerra Fredda a scenari surreali. Almeno un centinaio di persone morirono nel tentativo di superare questa barriera e scappare ad Ovest. Osserverete meglio i resti passeggiando lungo Mühlenstrasse, fino ad arrivare al ponte Oberbaum, costruito in mattoni rossi e caratterizzato da due pseudo-torrette medievali.

Rimanete a cenare in questa zona perché su Vor dem Schlesischen Tor si trova una piccola oasi di pace, affacciata sul fiume: Freischwimmer. Rilassatevi osservando la Sprea, sorseggiando una birra e gustando degli ottimi piatti: in un contesto post-industriale potrete capire l’anima di questa parte della città.

Resti del Muro di Berlino
Foto di L. Frabotta

Berlino è un riassunto di passato e presente sempre rivolti al futuro, in questo è racchiuso il suo fascino. Salutiamo con un arrivederci e non con un addio questa città dalle mille sfaccettature e dai mille volti!

2 commenti:

  1. Complimenti! Una guida rapida ma sufficiente ed accattivante per una città internazionale in continua evoluzione e piena di storia.

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    1. Grazie caro Reporter, a breve altri itinerari per le principali città europee!

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