AMSTERDAM

Il fascino di Amsterdam è dato dal suo essere al contempo città cosmopolita, dove i residenti appartengono a molteplici etnie e i turisti provengono da ogni parte del globo, e città a misura d’uomo, dove il trambusto delle vie dello shopping cede il passo a tranquille strade alberate, puntellate da cortili e chiostri dal fascino medievale. 
Andiamo alla scoperta di questa città che, fondata in una zona paludosa da una comunità abusiva di pescatori, ha saputo evolversi fino a diventare una delle più potenti nazioni mercantili d’Europa.


Mulini a vento
Foto di Martina

L’offerta di voli che collega Roma con Amsterdam è molto ampia e riuscirete sicuramente a trovarne uno che faccia al caso vostro. Date un’occhiata qui.

TIP: dall’aeroporto di Amsterdam-Schiphol si raggiunge comodamente il centro cittadino (la stazione ferroviaria Centraal) in treno, in circa 30 minuti e con circa 5€; 
qui trovate info e orari.

Per quanto riguarda l’albergo, Booking mi è, come al solito, venuto in soccorso: la scelta è ricaduta sull’Ibis Amsterdam Centre, hotel a tre stelle a pochi passi dalla stazione centrale e a 10 minuti a piedi da piazza Dam. La posizione strategica e l’ottimo prezzo mi hanno subito convinto, ma devo dire che non mi aspettavo una struttura così carina e confortevole e, soprattutto, sono rimasta favorevolmente impressionata dalla pulizia e dalla tranquillità della zona, nonostante fosse quella della stazione!

DAY  1


Bene, veniamo a noi e cominciamo a spargerci per le strade di Amsterdam!

Per visitare la città più trasgressiva d'Europa tre giorni sono più che sufficienti, ma se vi capita di stare un giorno in più, vi suggerisco un giro per mercati e mulini a vento.. dopo ne parleremo.

Il volo di mattina presto mi ha permesso di sfruttare interamente il pomeriggio: dopo aver lasciato i bagagli e fatto il check-in, una passeggiata nei dintorni dell'albergo è quello che serve per iniziare ad orientarsi. Purtroppo il tempo non mi assiste (sapete qual è il detto? “Ad Amsterdam ci sono tre tipi di tempo: ha smesso di piovere, sta piovendo, pioverà”) e la pioggia mi spinge a visitare qualcosa al chiuso: il Palazzo Reale, proprio su piazza Dam, meglio conosciuto come l'ex Municipio, è la mia prima scelta, devo dire azzeccata per capire un po' la storia della città e non solo

Salone d'onore Palazzo Reale
Foto di Arianna

La seconda tappa è  la fabbrica di birra Heineken per l'Heineken Experience, approfittando dell’orario prolungato fino alle 22. Ero molto scettica ma mi sono dovuta ricredere, nonostante il prezzo un po' elevato (18€a testa comprese 2 birre medie): più che un tour in una fabbrica è davvero un'esperienza e molto divertente!

TIP: muoversi ad Amsterdam è molto facile, se amate camminare potete girarla tutta a piedi o affittare una bici (se non piove o fa freddo come nel periodo in cui siamo andati noi), altrimenti i tram e la metro servono perfettamente (e molto velocemente) tutta la città. Il biglietto per la corsa singola dura 60 minuti e costa uno sproposito (3€) ma esistono (e sono molto comodi), diversi tipi di abbonamento: 24 ore (7,50€), 48 ore (12.50€), 72 ore (17,50€) è così via, fino a 7 giorni. Sul tram potete acquistare solo quello per corsa singola e per 24 ore, tutti gli altri in stazione o agli Infopoint. Date uno sguardo qui.

Nei pressi del birrificio Heineken ci sono due posti dove vi consiglio di consumare un pasto (o una merenda):

1) De Carrouselin H. W. van Randwijkplantsoen 1: da fuori sembra un chiosco un po' sfigato, ma all'interno c'è una bellissima giostra con i cavalli e potrete gustare dei buonissimi pancake (dolci e salati), waffle e gli olandesissimi (e buonissimi) poffertjes!


Poffertijes con ciliege e panna
Foto di Arianna
2) Taproom, in Nieuwe Vijzelstraat 1: un'eccellente birreria, piccola e accogliente che, oltre a 24 spine di birre diverse olandesi e belghe, offre anche ottimi panini e strepitose patatine fritte! 


DAY 2

Il secondo giorno è la giornata dedicata ai musei e qui ad Amsterdam i principali gravitano tutti intorno ad una piazza che, non per caso, si chiama piazza dei musei. L’offerta è ampia ed essendo musei molto grandi bisogna fare delle scelte: io ho optato per il museo Van Gogh (prenotato online da casa sul sito ufficiale) e per il Riskjmuseum (per il quale non ho prenotato); per la loro visita ho impiegato la giornata intera e vi consiglio di prendere per entrambi l'audio guida. A pranzo ho fatto una rapida pausa all'aperto, girando per il mercatino che nel periodo di Natale arricchisce la piazza dei musei. 

I canali di Amsterdam al tramonto
Foto di L. Frabotta

Per concludere in bellezza la giornata, abbiamo deciso di fare il giro con il battello sui canali che nel periodo natalizio/invernale permette di vedere le splendide luminarie che decorano la città.

DAY 3

Ho dedicato l’intera mattina al mercato dei fiori, un po’ deludente perché poco caratteristico e molto turistico! Passeggiando sono arrivata al Begiinhof, un piccolo comprensorio residenziale dove un tempo erano le case delle beghine, donne sole e devote - che senza prendere necessariamente i voti- decidevano di vivere tutte insieme. Il posto è molto carino e rilassante, da visitare c'è sia la loro cappella che la chiesa Anglicana. 


La Oude Kerk
Foto di Arianna

Camminando camminando, sono arrivata fino al quartiere a luci rosse, attraversando nuovamente piazza Dam. Il red lights district, quartiere a luci rosse, è in realtà il più antico della città e merita una visita approfondita, tra un coffee shop ed una signorina in  vetrina! La Oude Kerk, chiesa Vecchia, è l’edificio religioso più antico di Amsterdam e, paradossalmente, si trova proprio qui!

TIP: LE STATUE DI AMSTERDAM
Proprio davanti alla chiesa, incastonata nel pavimento della piazzetta, si trova una scultura in metallo raffigurante una mano appoggiata ad un seno: non se ne conosce l’autore ma vuole essere, probabilmente, un omaggio alla nuova destinazione d’uso del quartiere. Altre statue particolari puntellano la città, tutte rigorosamente anonime: quella di un uomo che cammina con la custodia di un violino in mano, in Marnixstraat, un omino che cerca di tagliare con una sega un albero vicino a Leidsplein, il violinista in bronzo che irrompe dal pavimento dello Stopera.  


Scultura metallica davanti alla Oude Kerk
Foto di Martina


Nel pomeriggio ho visitato due case-museo: la casa di Rembrandt e quella dove si nascosero Anna Frank e la sua famiglia (vi consiglio di prenotare con anticipo la visita qui poiché gli ingressi sono contingentati). Entrambe le case hanno in comune il fatto di non essere "originali” e di essere state risistemate successivamente. I beni di Rembrandt furono alienati a seguito della sua bancarotta e la casa fu riallestita in base ai documenti e ai quadri dell'epoca dello stesso pittore; la casa dove si nascose la famiglia Frank, invece, fu svuotata dai nazisti e l'unico superstite, Otto Frank, non volle riarredare la casa com'era, ma vi fu in seguito allestito il museo che permette di visitare gli spazi e capire attraverso foto, documenti e oggetti come dovessero apparire.

Il diario di Anna Frank
Foto di Arianna
Per concludere la giornata, ho cenato in un posto molto particolare, il Sea Palace, un gigantesco ristorante cinese galleggiante, a pochi passi dalla stazione. Oltre ad essere una location molto particolare, sia all’interno che all’esterno, il cibo è veramente gustoso e diverso da quello che siamo abituati a mangiare in Italia.






DAY 4

Se dovesse avanzarvi ancora una mezza giornata, vi suggerisco altre due cose alle quali ho dedicato il mio ultimo giorno a disposizione. La prima è il mercato Albert Cuypmarkt, un famoso mercatino di strada con stand di abbigliamento, cibo locale e fiori. La seconda è Zaanse Schans, un paesino poco fuori città, dove perdersi in un panorama da fiaba, fatto di canali e mulini a vento.

TIP: per raggiungerlo, dalla stazione centrale si prende il bus 391 (6€a tratta) e in circa 45 minuti si arriva a destinazione.

Zaanse Schans
Foto di Arianna

Non ci crederete, ma è un luogo artefatto, costruito ad hoc portandoci (letteralmente sulle chiatte nei canali) mulini, case e fattorie più antiche sparse nella regione circostante, per tenerle vicine e preservarle. Se avete tempo e voglia, vi suggerisco di affittare le bici e di entrare in un mulino!


Ci sono diverse cose che mi hanno stupito della città, oltre alla pulizia e al perfetto funzionamento di tutto ciò che è pubblico, in primis le persone: gentili, molto sorridenti e sempre disponibili. Tantissimi gli italiani, turisti, studenti e residenti; mi è capitato di chiacchierare con qualcuno e sembra che siamo molto richiesti in città perché  inclini a lavorare col pubblico e  infaticabili! Infine, è una città dove è stato difficile, quasi impossibile mangiare olandese, anche perché non esiste una vera e propria cucina tipica (fatta eccezione per qualche prodotto simbolo come il formaggio guda): in compenso è stato interessante e divertente mangiare cucine di ogni parte del mondo!


Insomma Amsterdam vale sicuramente un bel weekend, indipendentemente dal vostro grado di trasgressività

2 commenti:

  1. Cara, Amsterdam mi ricorda un periodo felice: il mio primo ed unico viaggio da sola!!! Che favola!! Girare per i canali e le strade della città è stato meraviglioso, acquistare souvenir e dolci in botteghe caratteristiche, sentire i profumi dei fiori e del cibo nei mercati...per una volta nella vita fare ciò che vuoi: meraviglioso!
    Adoro Amsterdam😍😊

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  2. Trovo che viaggiare da soli sia il modo migliore per ritemprarsi e ricaricare davvero le batterie, riequilibrando aspetti di noi stessi tralasciati troppo a lungo. Amsterdam è una di quelle città che ti permette di fare tutto ciò!

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