IL TRULLO, DOVE LA STREET ART INCONTRA LA PERIFERIA

Trullo, periferia sud-ovest di Roma. Ci troviamo tra due importanti arterie della Capitale, la Magliana e la Portuense. L’edilizia è quella popolare, fatta di palazzoni tagliati in reticoli perfetti da finestre verdi. Il quartiere prende il nome da un antico borgo romano situato sulla riva destra del Tevere. Nacque durante il periodo fascista per dare un alloggio agli italiani rimpatriati da tutt'Europa, agli sfrattati di zone illustri e ai lavoratori che stavano costruendo il vicino quartiere dell'EUR. Oggi questa borgata è una delle più multietniche della città.

È in questo contesto che si inserisce la street art, segno distintivo di un quartiere che ha saputo riqualificarsi attraverso di essa, ma anche attraverso la poesia.

Un binomio quello tra arte e poesia che si nota subito camminando per le vie del quartiere: non è difficile fermarsi a contemplare la facciata di un palazzo abbellita da un murales e accompagnata da versi, poesie e dediche di chi al Trullo ci è nato e cresciuto.

Frida Kahlo, Uman
foto di Martina


I Pittori Anonimi del Trullo e i Poeti Anonimi del Trullo hanno dato nuova vita non solo ai muri e alle saracinesche dei negozi, ma anche all’animo dei suoi abitanti. Mario D'Amico ha avviato questo processo virtuoso qualche anno fa: di notte, insieme a qualche amico, ripulivano le strade e i muri del quartiere, dipingendo le facciate. A poco a poco, la voce si diffuse tra gli street artist nazionali e internazionali, accorsi per aiutare Mario e trasformare la borgata in un museo a cielo aperto. Su una delle prime palazzine che si incontrano raggiungendo il Trullo, l'artista Gomez ha voluto rendergli omaggio ritraendolo nelle vesti di un poeta.

Quello che più mi ha colpito sono i tantissimi volti raffigurati, quasi tutti femminili, che dialogano tra di loro attraversando le epoche. 

Camminando lungo via Ventimiglia ho incontrato Greta Thunberg, ho stretto la mano a Samantha Cristoforetti, cantato uno stornello con Gabriella Ferri e sognato insieme a Frida Kahlo, tutte opere dello street artist Uman

Samantha Cristoforetti, Uman
foto di Martina

Accanto a queste donne celebri, ne spicca una meno famosa ma che vi colpirà dritta al cuore: è Laura, giovane ragazza che non c’è più, raffigurata sognante tra le stelle. L’opera, su via Campagnatico, è dell’artista Solo, cresciuto proprio al Trullo. A poca distanza, su via Massa Marittima, un porticato dai mille colori è portato a nuova vita da stralci poetici che fanno da sfondo a Nina, altra opera, questa volta in stile pop, di Solo. La ragazza, triste e malinconica, si ispira ad una canzone popolare romanesca di inizi Novecento, “Nina si voi dormite”.

Nina, Solo
foto di Martina


TIP: l'artista di fama internazionale Solo è nato e cresciuto al Trullo; il suo stile è quello dei fumetti e la sua passione sono i supereroi, reinterpretati in un linguaggio molto personale, fatto di emozioni forti e messaggi semplici, che raccontano il luogo dove le opere sono inserite, com'è il caso di Nina.

In questa passeggiata ogni angolo del quartiere è abbellito da murales, poesie, gatti dipinti sotto alle finestre, fiori che decorano portoni e palazzetti dai colori pastello: non saprai proprio dove rivolgere lo sguardo!

Chiudo questa piccola carrellata con un aneddoto: ho scambiato due parole con un signore, seduto su di un muretto di fronte ad un gigantesco murales raffigurante un angelo. Abita proprio nella palazzina accanto all’opera e tutti i giorni la contempla, affascinato dalla sua bellezza: questo è il grande potere dell’arte, in tutte le sue forme!

Murales al Trullo
foto di Martina

Se ti va di continuare il giro tra le periferie poetiche romane, non perderti la street art del Pigneto  e i murales del Quadraro

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