A VILLA BORGHESE TORNA BACK TO NATURE

Dopo il successo dello scorso autunno, Villa Borghese, uno degli spazi verdi più amati della città, torna ad animarsi di installazioni d’arte contemporanea nell’ambito della seconda edizione di Back to Nature.

Gli spazi di piazza di Siena e del Parco dei Daini ospitano opere che dialogano a doppio filo con la natura e con i fruitori del parco, rendendolo un vero e proprio palcoscenico. 

TIP: il progetto, curato dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio, rimarrà fruibile per romani e turisti fino al 25/07.

Iniziamo la nostra passeggiata dalla scenografica piazza di Siena.

Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto
foto di Martina

L’inedita versione del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto (pittore e scultore italiano, indiscusso protagonista della corrente dell’arte povera), è un’opera che parla della connessione equilibrata tra l’artificio e la natura, grazie alla disposizione, molto d’impatto, di 100 panchine; formeranno il simbolo dell’infinito con un terzo cerchio al centro: la metafora rimanda ad una nuova dimensione sociale che incrocia bene pubblico e comunità, natura e artificio. La grande novità è il materiale con cui queste panchine sono realizzate: plastica 100% riciclata per un progetto ecologico e sostenibile. Al termine della mostra, saranno donate all’Amministrazione Capitolina che provvederà al loro posizionamento definitivo in 100 luoghi della città, caratterizzati dall’essere fulcro di socialità e di cittadinanza attiva.

Passeggiando per i viali alberati (e ombreggiati, visto il caldo inclemente!) si arriva al Parco dei Daini, dove si trova la maggior parte delle opere site-specific, realizzate per l’occasione da artisti di fama internazionale.

Ti colpirà subito “Staccando l’ombra da terra #1”, l’installazione di Marzia Migliora nata da una stretta corrispondenza con un gruppo di detenute del carcere di Rebibbia. Al primo colpo d’occhio, le sbarre da cui è composta evocano quelle di una prigione, ma osservandola con maggiore attenzione, noterai che sono canne di organo. Sedendosi sull’altalena (lo puoi fare!), il moto oscillatorio le azionerà, dando vita al messaggio sotteso che il volo cela: la libertà.

Assembly 2021
foto di Martina

Addentrandoti nel parco, i vividi colori di Yarn Bombing cattureranno la tua attenzione (ti ho già parlato di quest’opera qui), ma non potrai fare a meno di notare “Assembly, 2021”, l’opera di Marinella Senatore che fa da quinta al viale principale. Una luminaria composta da due rosoni barocchi rivestiti di foglie dorate, accende una scritta contenente la citazione di Samuel Beckett “Dance first, think later”. Il coinvolgimento del pubblico è assicurato dalla pedana inclusa nell’installazione: un invito liberatorio che ricorda l’allegria delle feste di piazza!

Window & Ladder
foto di Martina

L’architettura è la protagonista di Window & Ladder, l’opera dell’artista argentino Leandro Erlich. La realtà dello spettatore è ribaltata da un nuovo immaginario: una scala sospesa in aria approda ad una finestra protesa verso il cielo. Erlich si è ispirato ad una finestra di Roma, precisamente di piazza della Rotonda, per creare un diaframma immaginario tra interno ed esterno, tra realtà e immaginazione. Vista da un punto in particolare, la finestra inquadra perfettamente la statua di Cerere, protagonista della Prospettiva del Teatro, in un fortunato dialogo tra antico e moderno.

Eroi 2006
foto di Martina

A conclusione di questa passeggiata tra arte contemporanea e natura, Eroi 2006 di Antonio Gallo accosta i fragili ma caparbi eroi del nostro tempo con alte e sinuose sedie: le loro gambe sembrano nascere dal terreno come esili e sinuosi tronchi che, tuttavia, non sono in grado di sostenere alcun peso.

Ti va di continuare la passeggiata per Villa Borghese? Qui trovi qualche altro spunto!

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