LA NECROPOLI DELLA BANDITACCIA A CERVETERI, SULLE TRACCE DEGLI ETRUSCHI

È proprio vero che non si apprezza mai quello che si ha vicino casa: sono andata in tanti luoghi in giro per il mondo facenti parte della lista Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ma per visitarne uno importantissimo a soli 50 km da Roma ci ho impiegato anni!

Di quale posto parlo? Della Necropoli Etrusca della Banditaccia, nel comune di Cerveteri, tappa fondamentale per poter apprezzare un popolo la cui storia e le cui tradizioni sono ancora parzialmente avvolte da un alone di mistero per la mancanza di testimonianze scritte. La necropoli è una delle più suggestive e grandiose dell’Etruria e di tutto il Mediterraneo, nonché uno dei principali siti archeologici etruschi giunti fino a noi.

Necropoli della Banditaccia
Foto di Martina
#UN PÓ DI STORIA: questa necropoli apparteneva all’antica città di Caere, uno dei più fiorenti centri etruschi, sorto su una collina tufacea a circa 40 km da Roma e poco distante dalla costa tirrenica, in un’ottima posizione per i commerci. L’importante ruolo che questo abitato ricoprí in epoca etrusca è testimoniato dalle dimensioni stesse della necropoli e dalla ricchezza dei corredi rinvenuti. Il complesso consta di oltre 20.000 tombe con caratteri unici che sono valsi il suo inserimento nel 2004 nella lista UNESCO dei siti Patrimonio dell’Umanità.

Sviluppatasi lungo un pianoro tufaceo parallelo all’area urbana, la Necropoli della Banditaccia ci ha restituito tombe di vario tipo che coprono un arco cronologico molto esteso, dall’VIII al I secoli a.C. L’area aperta al pubblico consta di due settori, detti Vecchio e Nuovo Recinto, dove si possono vedere i grandi tumuli circolari con calotta emisferica di terra, le tombe cosiddette “a dado”, disposte lungo vie rettilinee, e i grandi ipogei gentilizi del IV-III secolo a.C. La grande rilevanza di questo sito è dovuta al fatto che fornisce importanti indicazioni sulla vita degli Etruschi e sulla struttura delle loro case. Le tombe sono, infatti, costruite a imitazione delle case dei vivi, con più ambienti dalle porte e dalle finestre sagomate, colonne e pilastri, suppellettili, vasellame in metallo e oggetti provenienti dal Vicino Oriente e dalla Grecia.

TIP: il sito, nonostante sia Patrimonio dell’Umanità, non è sempre facilmente fruibile per via della mancanza di personale. Vi consiglio di organizzare la vostra visita consultando il sito della necropoli. Al momento, a causa dell’emergenza Covid, il percorso di visita è obbligatorio e si può entrare in quattro tombe, le più significative dell’intero complesso, per capire l’evoluzione della tipologia architettonica sepolcrale nel corso dei secoli.

 
La Tomba dei Rilievi
Foto di Martina
La tomba simbolo dell’intera necropoli, che da sola vale la visita, è la Tomba ipogea dei Rilievi (metà VI secolo a.C.) appartenente all’importante famiglia dei Matuna. La camera presenta una decorazione a rilievo in stucco dipinto sulle pareti e sulle colonne, con oggetti d’uso domestico, preziosa per capire la vita quotidiana del tempo; al di sopra dei loculi corre, invece, un fregio d’armi.

Prima di far rientro, non tralasciate una passeggiata nel grazioso centro storico di Cerveteri, cinto da mura medievali. Il duecentesco Castello Ruspoli ospita il Museo Archeologico Cerite dove sono conservate opere e reperti rinvenuti durante i numerosi scavi effettuati sia nell’area urbana che nelle vicine necropoli; la vicina chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente all’XI secolo e costruita su un preesistente tempio pagano, è oggi tornata al suo antico splendore grazie ad una serie di interventi di restauro realizzato nel corso del Novecento.

La chiesa di Santa Maria Maggiore, Cerveteri
Foto di Martina
TIP: se avete tempo non perdetevi il vicino borgo medievale di Ceri, sorto in seguito alle razzie saracene nella vicina Cerveteri; stretti tra mura merlate su di una rupe, vi si accede da una porta medievale. Vi accoglieranno il Palazzo Torlonia, edificato sulla precedente Rocca degli Anguillara, e la chiesa di San Felice Papa, che conserva una serie di affreschi medievali.



Dopo questa passeggiata il popolo etrusco vi sembrerà un po’ meno misterioso!

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