Stanchi del solito sushi? Avete mai pensato di provare la cucina
hawaiana? I cibi tradizionali di questo arcipelago nascono da una felice
combinazione di piatti importati dagli immigrati di tanti paesi: si
riconoscono, infatti, influenze cinesi, americane, filippine, portoghesi,
polinesiane e coreane; ne deriva un particolare mix di ingredienti, animali e
vegetali, dove si fondono perfettamente consistenze e sapori apparentemente
agli antipodi.
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Kamano Poke Ristorante Mahalo |
Negli ultimi tempi, sta prendendo sempre più piede la poke-mania che
arriva direttamente dalle isole dell’Oceano Pacifico. Il poke altro non è che
un’insalata di pesce crudo, per lo più tonno o salmone, marinato con salsa di
soia, olio di sesamo, cipollotti e alghe. Il piatto, fresco e leggero, arricchito
da riso e da una dadolata di frutta tropicale, era il piatto per eccellenza dei
pescatori hawaiani. Il saimin è, poi, un piatto che si ispira al ramen
giapponese e al pancit filippino: è una zuppa di noodles servita nel brodo
giapponese caldo, con pezzetti di maiale e alga nori. Il salmone lomi lomi,
cioè un’insalata di salmone a dadini, pomodori, succo di limone, cipollotti e
peperoncino, è stato portato alle Hawaii dai primi pescatori occidentali. Il
lau lau ha, invece, come ingrediente principale le foglie di taro, un tubero
diffusissimo in queste isole, dentro le quali sono avvolti pezzetti di pesce,
maiale o pollo. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, i piatti a base di
pollo e carne sono molto amati: il loco moco, ad esempio, è un hamburger adagiato
su un letto di riso bianco e ricoperto da un uovo fritto; l’huli huli chicken è
pollo cucinato alla brace con una salsa di soia, zucchero di canna, zenzero e
frutta; il kalua pig è il famoso maialino cotto sotto la sabbia, ricoperto da
foglie di banano.
Mahalo |
A Roma, un delizioso locale dove poter respirare un po’ di aria hawaiana
è Mahalo-South Pacific fine food, la cui atmosfera
ricorda quella della foresta tropicale, con colori vividi e accesi che mettono
subito di buon umore, così come la collana di fiori con cui si è accolti. Il
concetto alla base della cucina è quello di sushi-fusion, elaborato dalla sushi
woman Augustina Clara Mazzetti. Per iniziare, prendete il poke, che nel menù è
declinato per tutti i palati: io e Arianna abbiamo preso il Kamano poke, a base
di salmone con marinatura mahalo, riso, avocado, frutta tropicale e wakame;
stuzzicate, poi, il palato con i tacos di pesce o con i nuovi trend del momento,
i sushi burger e i sushi donuts; se, invece, siete più tradizionalisti,
scegliete tra i molti rolls, arricchiti con frutta tropicale, radici di taro o
di fiore di loto e jackfruit;
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Uli Uli Ristorante Mahalo |
assolutamente da assaggiare l’Uli Uli, tonno
scottato con salsa teriyaki, sesamo, sticki rice al mango e hummus di avocado.
Uscite dalla comfort zone del sushi tradizionale, non ve ne pentirete!
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