Le origini del supplì risalgono al periodo
della dominazione araba in Sicilia ma, come al solito, la ricetta è stata
reinterpretata a Roma, diventando una sfiziosità irresistibile.
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Supplì alla romana |
Dentro una
croccante panatura dorata, è racchiusa una palla di riso al ragù con cubetti di
mozzarella. La “sorpresa” del riso all’interno del fritto è già presente nel
nome: supplì deriverebbe, infatti, dal francese surprise. Badate bene che per
rendere un supplì degno di questo nome devono essere rispettate tre regole d’oro: il fritto non deve essere unto ma croccante, il riso non deve essere
colla e non deve annegare nel sugo, la mozzarella deve filare!
Solo allora vi conquisterà dal primo morso!
Solo allora vi conquisterà dal primo morso!
Dove
poter gustare il vero supplì?!
A piazza Re di Roma si trova il punto di
riferimento per eccellenza: la ricetta è semplice e si assapora tutto il gusto
del ragù tradizionale.
Nel cuore di Trastevere, in via di San
Francesco a Ripa, potrete gustare il supplì tradizionale o declinato nella
variante cacio e pepe o amatriciana: deliziosi!
Questa friggitoria, in via dei Banchi Vecchi, a
due passi da piazza Navona, esalta il supplì come street food per eccellenza e
ce lo fa gustare in tantissime varianti, preparate con prodotti di altissima
qualità.
Altro fritto e sfiziosità tipica di Roma è il filetto di baccalà.
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Filetti di baccalà |
Preparato con una semplice pastella di acqua e farina, senza aggiunta di sale,
viene servito nelle trattorie come antipasto. Ma il vero “sfizio” è comprarlo
caldo nelle friggitorie e assaporarlo passeggiando tra i vicoli della città.
I
migliori filetti di baccalà potete mangiarli dal “Filettaro a Santa Barbara”,
in via dei Giubbonari, a due passi da Campo de’ Fiori: tappa obbligata per
romani e turisti!
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